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Contributo di Strano Network
per il catalogo della 30 giorni contro lo scombero del C.P.A. Firenze Sud


Hack-it 98. Era ora!!! Finalmente a Giugno si terra' a Firenze al Centro Popolare Autogestito di Viale Giannotti il primo hackmeeting italiano.

Utilizzando le reti telematiche si possono fare tante cose e tante ancora devono essere inventate, soprattutto per chi ritiene che la societa' in cui viviamo abbia bisogno di molti aggiustamenti, se non di un cambiamento radicale. Sicuramente la rete e' insostituibile quando vogliamo organizzare eventi che vedano coinvolti soggetti e aggregazioni distanti fisicamente fra loro. Hack-it 98 nasce, infatti, cresce e si sviluppa sulla rete. Strano Network e' solo una delle aggregazioni che partecipano alla realizzazione di quest'evento, fortunatamente, Hack-it 98 sara' il frutto del lavoro non solo organizzativo di varie aggregazioni e singoli che da tempo sentivano l'esigenza di qualcosa del genere. Vorremmo che Hack-it 98 fosse l'incontro e lo scambio di esperienze fra tutti coloro che utilizzano la rete, o la utilizzeranno presto o tardi, con la finalita' di far comunicare coloro che vogliono un cambiamento radicale della societa' in cui viviamo, sempre piu' basata sulla realizzazione del maggior profitto possibile a qualunque costo e sulle crescenti discriminazioni (sociali, razziali etc.) create od acuite per il raggiungimento nelle mani di pochi del massimo accumulo di capitale possibile. Vorremmo che Hack-it 98 vedesse la partecipazione attiva di tutti coloro che hanno utilizzato informatica e telematica per dare voce ai senza voce, per denunciare le crescenti discriminazioni, per mettere alla gogna la repressione dei movimenti, la censura delle idee "fuori dal coro" per una societa' piu' equa, per smascherare gli sporchi giochi che stanno dietro alla facciata perbenista dei consigli d'amministrazione e dei centri di potere dei dominatori del mondo.

Vorremmo che chi ha idee su un utilizzo alternativo futuro delle reti telematiche trovasse in Hack-it 98 il luogo ideale per verificare, comunicare, trovare compagni di strada per la realizzazione dei propri sogni telematici. Vorremmo che Hack-it 98 fosse un momento di confronto per organizzare battaglie per la difesa del diritto alla liberta' di comunicare, per la difesa della privacy, per l'accesso alla conoscenza senza discriminazioni di nessun tipo, per l'accesso universale e totale ai nuovi strumenti del comunicare. La rete e' sicuramente il luogo ideale per organizzare eventi come questo ed anche per dare continuita' e concretezza ai progetti anche solo abbozzati in questo od in altri ambiti, ma la rete ha anche dei limiti. Periodicamente e' assolutamente necessario avere un confronto e uno scambio diretto, fisico con chi condividiamo progettualita' in rete, ma soprattutto con chi ancora in rete non c'e' ma potrebbe condividere con noi la stessa progettualita'.

Per questo attendevamo da tempo qualcosa che assomigliasse ad Hack-it 98. Ma un simile evento non poteva nascere dal volontarismo sfrenato di singoli o collettivi, dovevano maturare le condizioni oggettive perche' diverse realta' raccogliessero un'esigenza da tempo sentita. Pensiamo che questo momento sia finalmente arrivato. Pensiamo anche che questo sia solo il primo passo per un lungo percorso da realizzare dentro e fuori della rete.

Tre anni fa organizzammo al Museo Pecci di Prato il primo incontro fra coloro che si occupavano di telematica sociale o solo amatoriale. Alla fine di quell'evento tentammo di passare il testimone ad altri per dare periodicita' costante a momenti di confronto simili. Ma i tempi evidentemente non erano maturi. Da allora molta acqua e' passata sotto i ponti. Coloro che si occupavano di telematica in Italia erano spesso chiusi nel proprio individualismo e lo scontro realizzatosi al Pecci lo pose in evidenza, ma al contempo evidenzio' l'emergere di un utilizzo ancora embrionale diverso di tali strumenti tecnologici.

In questi tre anni sono sorti come funghi aggregazioni, collettivi che utilizzano gli strumenti informatici e telematici per le finalita' di cui parlavamo all'inizio, anche chi singolarmente e individualmente utilizza tali strumenti ha un approccio molto diverso: non considera piu' lo strumento telematico come il proprio salotto o orticello da difendere da possibili utilizzi collettivi indiscriminati. Nel frattempo, pero', anche il mercato e i grandi potentati economici hanno fatto il loro ingresso ufficiale nelle reti ad accesso massificato e rischiano di schiacciare tutti i tentativi di un utilizzo sociale degli strumenti telematici. Come opporsi a tale strategia?

Hack-it 98 potrebbe essere anche il primo passo per opporsi a questa tendenza sempre piu' minacciosa, per esprimere idee in proposito e iniziare a costruire progettualita' su di esse. Sicuramente dovremo cominciare a chiederci come agire per realizzare un accesso ai nuovi strumenti del comunicare universale, senza discriminazioni (a fine anno saranno 80 milioni gli utenti Internet in tutto il mondo, ben poca cosa rispetto alla totalita' degli abitanti di questo pianeta).

Ben vengano quindi tutti i contributi degli hackers, quando per hacker intendiamo non i pirati informatici come i media tradizionali traducono, ma coloro che, secondo l'etica dei primi che inventarono questo appellativo, realizzano degli "hack", cioe' delle produzioni geniali dell'intelletto per metterle a disposizione dell'umanita' intera senza discriminazioni di sorta. Ben vengano a maggior ragione i contributi di coloro che hackers non sono ma che sentono impellente l'esigenza di utilizzare gli strumenti tecnologici del comunicare e dell'accesso alla conoscenza. I tempi sembrano maturi per un grande Hack-it 98.

Buon lavoro!

Strano Network - http://www.strano.net